martedì 12 aprile 2011

ANTONIO CACACE (IL POPOLO DELLA CITTA'): VOGLIAMO LE TELECAMERE IN CONSIGLIO COMUNALE.




I tempi cambiano. Anche il consiglio comunale di Civitavecchia deve essere trasmesso su internet e sulle emittenti tv locali. 
Crediamo che offrire la possibilità a tutta la cittadinanza di poter visionare tramite internet o la televisione le riprese dei lavori dell’amministrazione comunale, sia un atto di trasparenza che agevola il cittadino e offre al tempo stesso la possibilità agli amministratori di mostrare la loro attività operativa all’interno dell’aula consigliare.
Le discussioni del Consiglio comunale si potrebbero cosi vedere rimanendo comodamente seduti a casa, collegandosi al sito ufficiale del Comune e/o più semplicemente guardarlo in tv (tramite apposite convenzioni con le emittenti locali) così come già accade oggi per le trasmissioni propagandistiche tanto care ai politici locali.
Trasmettere la diretta dei lavori del consiglio comunale è un modo concreto di proporre una politica attenta ai bisogni dei cittadini ed essere più vicini alla gente, oltre che un mezzo in grado di veicolare le scelte della giunta, quindi conoscere le strategie operative, gli indirizzi, le trasformazioni e le innovazioni che caratterizzano la vita del Comune di Civitavecchia.
Uno strumento, quello delle telecamere, che se applicato ci potrà permettere di vedere, valutare e giudicare l’operato di chi è stato messo in Consiglio per rappresentare la città. Potremmo vedere chi è propositivo e chi no, chi costruisce e chi ostruisce, chi è presente alla vita consigliare e chi meno, chi fa gli interessi della collettività e chi eventualmente i propri. Potrebbe permetterci soprattutto di correggere il tiro laddove il consigliere di riferimento non soddisfi le proprie aspettative.
Una sorta di “Grande Fratello”, insomma, che alle elezioni successive consentirà di “nominare” ed “eliminare” chi risulterà nei fatti non idoneo a ricoprire tale incarico, e premiare invece coloro i quali si dimostreranno i veri rappresentanti dei cittadini.
In poche parole: migliorare la classe politica civitavecchiese.
Uno strumento di trasparenza questo che verosimilmente troverà l’ostruzionismo di chi non ha interesse a mettere in piazza il proprio operato. Proprio per questo motivo, chiediamo, per perorare questa proposta nelle opportune sedi, la collaborazione di tutte le forze sane della città, a partire dalla Giunta, al Primo cittadino, alle forze politiche di maggioranza e minoranza, ai singoli esponenti politici, ai movimenti, alle associazioni, ai comitati ed ai liberi cittadini. Una proposta super partes per rimettere il moto la città e quindi, crediamo, per il bene di Civitavecchia.
Vedremo chi risponderà e chi no. Se verrà raccolta da qualcuno o fatta cadere anch’essa (come sempre più spesso accade…) nell’oblio.
 
Antonio Cacace
presidente - Il Popolo della Città

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