lunedì 26 settembre 2011

CIVITAVECCHIA: IL COMUNE DEVE FARSI RISARCIRE ANCHE DAGLI ARMATORI CHE OPERANO NEL NOSTRO SCALO




E' una prassi ormai consolidata che a servitù e concessioni con danni ambientali corrispondano compensazioni ma a Civitavecchia non è così per tutti. L’Enel sta risarcendo la città a suon di milioni di euro e con il famoso bosco che dovrà realizzare (sempre se riusciremo a farglielo fare), ci auguriamo che la prassi sia estesa anche per la centrale di Tirreno Power, così come bisogna prevedere un risarcimento danni per le servitù portuali.
Chiediamo, come “Il Popolo della Città”, in qualità di associazione cittadina, che le Istituzioni locali aprano la discussione su come restituire al territorio, in forma di investimenti produttivi e sociali, parte degli alti profitti guadagnati dagli armatori nel nostro scalo, come avviene peraltro negli altri porti nazionali e internazionali.
E’ ormai indubbio che il porto e i suoi traffici sono, da diversi anni, in costante sviluppo e metamorfosi! Basti pensare al settore crocieristico e ai suoi numeri da record, soprattutto in estate. Ma lo sviluppo delle attività deve portare alla comunità che ne paga i costi ambientali e sociali anche benessere e occupazione. Nell’immediato però, è indubbio (e i cieli di Civitavecchia e la cronaca di questi giorni ne sono la “prova provata”) che tali servitù producono solo inquinamento pesante e danni alla salute.
Va prevista perciò una convenzione risarcitoria tra Comune, Autorità portuale ed armatori. Una convenzione che preveda non “l’una tantum”, ma interventi strutturali e programmatici: dagli investimenti nelle infrastrutture cittadine, alle sponsorizzazioni di attività sportive e sociali, così come avviene già in altre città come Genova, Livorno ecc.
Non chiediamo risarcimenti in denaro come accaduto in passato, dove spesso si è pensato di intervenire per sanare i debiti che la politica aveva creato senza che ciò portasse alcun vantaggio “reale” alla popolazione, ma chiediamo di colmare carenze e problematiche presenti e concrete, ad esempio, nella sanità locale, nella rete idrica (depuratori, impianti fognari, nuove opere) e/o sponsorizzando settori sociali come le società sportive, le associazioni di volontariato e cittadine.

Antonio Cacace
presidente de Il Popolo della Città
ilpopolodellacitta@libero.it

Share/Bookmark

6 commenti:

Anonimo ha detto...

tante le forme di risarcimento e convenzioni enunciate, ma credo che queste "eventuali" risorse sarebbe meglio utilizzarle per l'obiettivo primario dell'elettrificazione delle banchine portuali, poi tutto il resto... non vi pare???

Anonimo ha detto...

mi permetto di dire che, con tutti i soldi che enel versa nelle casse comunali di civitavecchia, il bilancio dovrebbe essere sempre in positivo, invece tanto per citare una questione attuale, vedi la scuola, siamo costretti a subire un aumento del costo della mensa scolastica che per alcune famiglie sfiora il 300%, i genitori sono costretti a creare un fondo cassa per comprare gessetti, risme di carta, carta igienica e acqua.... come si fa a denunciare il dissesto finanziario, come vengono spesi sti soldi???? tutto questo è veramente "aberrante"!!!

Antonio ha detto...

Di fatto ora é cosi: inquinano, sfruttano il territorio e non risarciscono nulla per i danni prodotti. Se sono nelle condizioni di poterlo fare è perchê probabilmente qualcuno lo permette. Noi vogliamo invece azzerare queste abitudini, vogliamo che chi amministra la città pensi a rappresentare gli interessi dei cittadini e non quelli dei poteri forti.
E diciamo: visto che sei qui e la tua attivitá produce ricchezza per te e servitù e danni ambientali per noi devi risarcire e contribuire al benessere della comunità. Per il futuro diciamo che Civitavecchia non é piü disposta a prestare il fianco a nessuno. Noi eravamo contrari alla discarica di Roma a Civitavecchia, una pretesa che non stava ne in cielo e ne il terra, eravamo e siamo contrari a tener aperto il centro immigrati presso la ex caserma (abbandonata ed indecorosa) De Carolis perchè sapevamo che una volta aperto non l'avrebbero più chiuso (altre che solo per l'emergenza...). Siamo contrari in genere a prenderci ciò che gli altri comuni evitano come la peste, tanto più se gratuitamente. Chi vuol venire a Civitavecchia deve sapere che la musica é cambiata, così come i politici devono capire che non si fa piú carriera sulla salute dei civitavecchiesi!
Le elezioni servono a questo, a cambiare ció che non va!!!

Antonio

admin ha detto...

ci scusiamo con l'autore del commento precedente perchè per errore è stato probabilmente cancellato (non volevamo).
Lo invitiamo a rinserirlo così come invitiamo i visitatori e i nostri amici ad interloquire con noi anche attraverso questo splendido strumento.
A presto.

Il Popolo della Città

Anonimo ha detto...

caro amico antonio io so solo che una citta di mare con due mega centrali di cui una a carbone il porto, primo scalo nel mediterraneo facciamo comunque la fame. il famoso acquario dove i silos sono ancora li! non credo alla leggenda che ci so troppi topi......direi che ce' troppa inaguedezza nel fare progetti e portarli in opera..di chi sara' la colpa-----a mia? giggi gorla.

Anonimo ha detto...

è la mentalità che va cambiata a Civitavecchia e la devono cambiare sti politici ma pure noi che cittadini che siamo passivi in tutto. Io ero alla manifestazione e la gente che ci guarda sembravano che avevano visto dei marziani. SVEGLIA GENTE CI STANNO TOGLIENDO TUTTO E SEMBRA CHE NOI GLI DICIAMO PURE GRAZIE

Posta un commento