lunedì 25 marzo 2013

CIVITAVECCHIA, PDC e LIM: CHI SI OCCUPA DEL DRAMMA DELLA SANITA’ LOCALE?

 
 
CIVITAVECCHIA - Dopo la clinica Siligato, niente stipendio anche per i dipendenti dell’Istituto Santa Cecilia e a questo punto, dopo mesi di silenzio della politica locale, ci domandiamo chi è deputato ad occuparsi della grave crisi che sta colpendo tutta la sanità locale”. Se lo domandano gli iscritti di Lazio in Movimento e del Popolo della Città.

“Non percepire lo stipendio – afferma Simona Galizia presidente di Lazio in Movineto – per un lavoratore, per un padre di famiglia, crea frustrazione e insicurezza. Quando tutto questo viene inserito nell’attuale contesto di crisi economica e lo si moltiplica per le centinaia di lavoratori del comparto sanità che a Civitavecchia rischiano il lavoro, diventa un dramma sociale al quale le Istituzioni devono intervenire”.

“La sanità civitavecchiese è al collasso – incalza De Liguori, responsabile delle poliche sociali de Il Popolo della Città – e chiediamo un impegno forte di Comune e Regione a tutela dei nostri lavoratori. Proponiamo, come associazione, - continua De Liguori - l’apertura di un tavolo tecnico tra Comune, Regione e Organizzazioni sindacali per valutare se sussistono le condizioni per ricollocare parte del personale delle strutture in difficoltà nella sanità pubblica potenziando tutti quei settori deboli nei distretti territoriali, in particolare il nostro pensiero è rivolto e all’Ospedale San Paolo che negli ultimi anni ha subito una forte riduzione di personale, in modo da migliorare anche i servizi agli utenti (vedi pronto soccorso, reparti, prenotazioni di visite specialistiche)”.

“Il Comune deve scendere pesantemente in campo: finora il sindaco e il delegato alla sanità non si sono fatti vedere e tanto meno si è vista e sentita la degezione di medici presenti in maggioranza”, afferma Antonio Cacace presidente de Il Popolo della Città che dichiara: “Ai lavoratori dell’Istituto di Santa Cecilia va la solidarietà mia e dell’associazione. Continuo a rimanere sorpreso – tuona Cacace – dai silenzi di questa amministrazione comunale. Sarebbe stato opportuno che il sindaco avesse dimostrato maggiore interesse in una vicenda che riguarda la comunità civitavecchiese”.

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